martedì 22 febbraio 2011

come cambia il modo di giocare

stasera guardando mio figlio smanettare con la wii è stato naturale ripensare a come giocavo io alla sua età.. innnanzitutto la wii non esisteva , forse agli inizi degli anni '80 c'era qualche antenato della recente piattaforma ma, non ricordo di averci passato tanto tempo, anzi proprio non lo ricordo...
i pomeriggi invernali si passavano in  casa con la nonna, che cercava di insegnarti ad usare l'unicinetto, o la pro-zia che sperava imparassi ad usare gli aghi e a fare la maglia come faceva lei. poverette quanto tempo hanno sprecato con la sottoscritta.. non era il  momento per imparare a fare  l'unicinetto e la maglia, non erano giusti i  tempi.. infatti ho imparato a 30 anni suonati! il pomeriggio lo passavo solitamente a disegnare (strano!!) bastava un foglio bianco, una matita e qualche colore e si scatenava la mia fantasia..chissà chi ha scommesso all'epoca ( e successivamente vinto) che avrei fatto il Liceo Artistico? comunque non ci disperdiamo in chicchere.. il pomeriggio lo  passavo a giocare alle barbie, con i bambolotti poi ricordo che nella carrozzina della bambola invece che il cicciobello, ci finivano i gatti di ia nonna, poi lcapitava che per sbaglio cadessero giù per la scala. quante vive avranno sprecato con me?..e si ho fatto pure questo!! che Bestiaccia!!
poi arrivava la primavera, le giornate si allungavano e si usciva. la sottoscritta di stare in casa non ci pensava nemmeno. i giochi erano tutti da fare all'aria aperta, il gioco della campana, l'elastico da saltare (bisognava almeno essere in 2 se in 3 meglio), la palla avvelenata e così se non avevi fratelli o sorelle (ma non è il mio caso) giocavi con i bambini del vicinato, e si mica come adesso che non sai nemmeno che faccia ha il tuo vicino, 30 anni fa conoscevamo tutto di tutti.. la cosa che ricordo con più emozione e con un pizzico di nostalgia sono le mie arrampicate sulla bellissima e grossissima pianta di amarene (purtroppo tagliata da mio padre qualche anno fa). quante ore ho passato su quella pianta all'ombra delle sue foglie, sostenuta dai suoi forti rami e nutrita delle sue succose amarene.. l'estate..e  i giri in bici per i campi attorno al paese, senza la paura di essere rapiti, di fare starni incontri..ricordo le volte che, con mio fratello sia andava con le nostre bici, nei campi di frumento a prendere in "prestito" le pannocchie per fare i pop-corn la sera dalla nonna. bello che bei ricordi e l'omino del gelato PIERINO si quel signore che arrivava nel cortile della zia , con il suo ape azzurro, e per poche lire ti dava un cono con due gusti (fragola e cioccolato!).. poi arrivava il periodo in cui si andava a caccia di rane, di castagne , di funghi..le rane!! io che ho sempre avuto schifo di mangiarle andavo a prenderle (me maschiaccio)..ora nemmeno a pagarmi lo farei..mio figlio? credo che non saprebbe nemmeno da che parte iniziare..però lui a soli 6 anni sa già passare tre livelli di mario galaxxy 2 e sua madre deve ancora capire come far muovere quel poveretto nello schermo..passano i tempi e cambiano i modi di giocare..PURTROPPO!

1 commento:

  1. benvenuta in questo mondo tesoro...fatto di silenzi e riflessioni. ti voglio bene.
    anna

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