domenica 24 novembre 2013

E AVVENE IL MIRACOLO.





C'era una volta..

        una ragazza che incontrò l'uomo della sua vita. quello giusto con cui passare tutta la vita, quello con cui sorridere di fronte alle difficoltà, quello con cui crearsi una famiglia.
la loro famiglia. La sognavano spesso la loro famiglia, fatta di almeno tre figli, immaginavano il chiasso dentro la loro casa, le urla i gridolini dei bambini, sognavano i loro visi, gli sembrava quasi di sentirne il profumo di poter toccare la loro pelle morbida e paffuta.
 
Il primo angelo si fece attendere quasi un anno poi, un po incuriosito da quei due che tanto lo sognavano un po' per il suo peso,  un giorno d'inizio estate cadde dalla sua nuvoletta.. ed ecco il primo figlio. arrivò nel giorno della festa del papà, un piccolo fagottino tutto ciccia e baci.
il loro sogno si era avverato.. erano una famiglia.
 
passano gli anni, il piccolo crebbe , e come tutti i figli crebbe troppo in fretta. mamma e papà iniziarono a immaginare la loro famiglia, il loro sogno nel cassetto quello di una famiglia numerosa.
passano gli anni, ma la cicogna non passa più. inizia la disperazione.. ma  loro non si arrendono.
mamma è determinata a capire perché la cicogna rende altre rotte, vuole andare a fondo. finchè un giorno di dicembre , era quasi natale, arrivò la dottoressa cattiva e gli butto in faccia un "ha le tube chiuse, insomma un figlio già c'è.."
 per un poco si persero in quella frase, toccarono entrambi il fondo, quello più buio. poi decisero che la sotto nel buio non era vita... iniziarono a lottare. non si arresero a quella frase.
il loro bambino non doveva restare solo. finchè c'è vita c'è speranza gli ripeteva sempre la nonna.
mamma non si arrese bussò alle porte di alcuni dottori fin quando trovò quello che credeva in loro, che credeva che erano ancora in grado di procreare.. magari con un aiutino.
la strada non fu facile. misero piede nel girone infernale delle culle, dove sai come entri e quando entri ma non sai mai in quanto tempo si esce e soprattutto in quanti. arrivarono i tempi delle lacrime  del dolore, dei fallimenti e quant'altro. poi in un giorno di marzo finalmente due fagottini vennero posati nella pancia della mamma..
Mamma  pregò tanto perché quelle due vite rimanessero attaccate. ma dei due solo uno arrivo a vedere l'inverno. E nacque il  bimbo più incazzoso e grassottello che i due avessero mai visto.

la loro vita era finalmente completa. la casa non sarebbe più stata quella di prima. le giornate erano piene di grida di gioia e di amore. la mamma nel suo cuore portava sempre il suo piccolo angelo, che era stato con loro per poco tempo.. per lei fu il tempo necessario per innamorarsi.

poi accadde il miracolo..qualche giorno dopo il primo compleanno del loro secondo bambino mamma decise che era arrivato il momento di fare un test di gravidanza. lo fece con la solita sfiducia che aveva in quei test che, per tanti anni e per tante volte l'avevano delusa e ortificata portandosi via con un "non incinta" i sogni di una vita. si lo fece quel test, nonostante le sue tube chiuse, nonostante la sua mente dicesse "non c'è è il solito abbaglio" ..

solo lui il suo cuore.. il cuore di mamma non mentiva e continuava a ripeterle "mamma ci sono sono tornato. stavolta per sempre" e così fu..

ecco lo stick di un miracolo..
                      IL MIO MIRACOLO.





lunedì 4 novembre 2013

di nido in nido..















un anno fa eravamo esattamente  qui.. a 36 settimane. in preda alle follia compulsiva del nido da terminare..che settimane!
ricordo il lettino, la culletta, i cambi da preparare.. papa che vagava con la valigia pronta in auto.

ora siamo qui.. si avvicina il tuo primo cmpleanno, manca poco.. ma nca poco al tuo inserimento al nido.
non avete idea di quanto sono in crisi. non ce la posso fare.
poi penso alle ME di otto anni fa che, per le stesse cause di forza  maggiore, dovette portare pure il ciccio al nido.
sta volta sono in crisi. non  ci riesco.
mi sono ridotta agli sgoccioli a preparare il corredo del nido. come se ritardando la preparazione  potessi inconsciamente  allontanare l'inserimento al nido..fatto sta che ora faccio le ore piccole con il punto croce!! lunedi arriverà..anzi lunedì e arrivato!

non ci riesco a separarmi dal riccio , non so perché ma lui rispetto a Ciccio  a me sembra meno autonomo, o forse sono io che voglio vederlo cosi.
fatto sta che oggi abbiamo varcato la porta..

Io mi sono accomodata sullo stampelle no e lui l'ho messo seduto a terra davanti a me.. Sperando che si muovesse da solo come fece Ciccio . Invece Riccio e rimasto fermo per un bel po'. A scrutare i bambini, le mamme le maestre..non si muoveva nemmeno per vedere i nuovi giochi.
Poi un maestra gli da uno scatolone con dei cubi di stoffa.. E li si scioglie, prima inizia a giocare con questi poi si fa coraggio e tocca lo scatolone dei sonagli.
Sempre tenendo un occhio indietro per vedere se io lo guardavo ed ero li, si è lanciato.. A gattoni e arrivato sul tappeto dei bimbi, ha trovato un bel giochino sonoro della chicco. E si è fatto largo tra i piccoli.

Io? Io lo guardavo e mi piangeva il cuore..pensavo ad un anno fa quando ancora i nostri occhi non si erano incontrati. Ed ora eccoci qui..un anno volato. Tu e io. Io che ti accompagno nel tuo nuovo percorso. Oh Riccio mio quanto ti amo! Guardando te ho rivisto ciccio piccolo al nido.



Per dovere di cronaca .. Ha giocato con due bimbe nella zona cucina, gli piacciono pentolini e mestoli, lui ma far casino e soprattutto il cibo. Infatti c'è un po' rimasto male quando azzannando una mela ha scoperto che fosse finta. Alla faccia di chi pensa che certi giochi siano distinti e solo per un sesso o l altro.. Ebbene a natale babbo natale gli porterà i pentolini e le cose per giocare alla cucina anche a casa. Durante il gioco una piccola ha tentato di fracassargli un mestolo in testa... Lui oltre a prendere il mestolo si è pure difeso. E io sono un po' più tranquilla .. Ero abituata con Ciccio che le prendeva da tutti , lui e ancora patatone, non farebbe male ad una mosca.. Riccio invece si difende.
Ha già il bimbo che non gli piace, e lo capisco... Questo passava e gli portava vi i pentolini.. E lui con una sola mano ha ben pensato di abbatterlo. Niente di che solo spintarelle tra nanerottoli.



Insomma tra mille ansie e paure di mamma il primo giorno d inserimento al nido e andato.

 P.s. Tra 14gg tornerò pure in ufficio.. Ma non ci voglio pensare. Ho un compleanno da organizzare ora.